Il Piano di Ripresa e Resilienza approvato dal Governo Italiano prevede per il settore Turismo un rinnovamento ed una modernizzazione dell’offerta turistica del Bel Paese attraverso interventi di riqualificazione e potenziamento degli hotel, delle infrastrutture e dei servizi collegati, a supporto della transizione digitale e green.
Oltre agli interventi sopra citati si aggiungono:
- l’istituzione di un Fondo Bei per attrarre gli investitori privati
- credito d’imposta per le strutture ricettive
- incentivi all’aggregazione delle imprese turistiche
- il Fondo Nazionale per il Turismo
- il Fondo per il Turismo Sostenibile
- fondi su progetti di investimento in immobili di prestigio per supportare la ripresa delle catene alberghiere.
Le risorse saranno destinate per potenziare la competitività del turismo di montagna, quello business e dell’offerta turistica premium, quello sostenibile con interventi per rinnovare le attività.
Contro l’overtourism si inizierà a promuovere i borghi ed i siti culturali, con una forte attenzione a quelli conservati nell’Italia di periferia, meno battuta dalle grandi rotte del turismo nazionale e internazionale. Verrà inoltre promossa la rivitalizzazione di 110 parchi e giardini.
Come verranno distribuiti i contributi del PNRR?
Come spiegato “la fetta più grande (1,020 miliardi) della dote del PNRR è destinata al piano nazionale dei borghi. L’obiettivo è decongestionare le grandi città d’arte e, allo stesso tempo, mettere in luce il patrimonio custodito nei mille campanili del Belpaese, così da riorientare i flussi turistici, che ora si muovono soprattutto lungo direttrici dell’Italia centrale e settentrionale e meno su quella meridionale. Si tratta di valorizzare circa 250 borghi – spesso realtà fragili, colpite anche dallo spopolamento – recuperando e rivitalizzando il loro patrimonio e riqualificando edifici per adibirli a servizi e spazi culturali, così da farne un’opportunità di rilancio delle piccole comunità.”
Fonte: Sole24Ore